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Un ponte di solidarietà tra Napoli e il Bènin

Un ponte di solidarietà tra Napoli e il Bènin

SI FIRMA UN PROTOCOLLO DI INTESA TRA

L’Associazione S.O.F.I.A. Onlus ed il Consolato del Benin

 

Mercoledì 18 dicembre alle 11:00 è stato firmato, presso la sede del Consolato, un protocollo d’intesa tra il Consolato del Bénin a Napoli,

nella persona del Console Giuseppe Gambardella, con la presenza del Sindaco di Avrankou, Sig. George S.Nounanon, dell’Associazione

“S.O.F.I.A. ONLUS”, rappresentata dalla Presidente Sofia Bianco e l’ Associazione “Un Sogno per il Bénin”, presieduta dal

Dott. Giuseppe Palladino.

“È una iniziativa di alto valore umanitario, sociale ed anche economico”, ha dichiarato Giuseppe Gambardella, Console del Bénin a Napoli.

“Educare le persone ad un impegno attivo e propositivo è l’obiettivo del protocollo di intesa. Riuscire a sensibilizzare la popolazione e

soprattutto le nuove generazioni, ad una visione più ampia del mondo sarebbe una grande vittoria”, ha affermato Gambardella.

“È giusto che tra l’Africa, che è la madre dell’umanità, e gli altri popoli, in questo caso quello napoletano, ci sia una cooperazione alla pari.

Non a caso è stato scelto lo strumento del protocollo d’intesa, un atto bilaterale che impegna tutte le parti a perseguire uno stesso progetto,

ovvero l’integrazione tra culture e popoli diversi, ma accomunati da un spirito volto alla solidarietà”, ha asserito Gambardella.

“Anche se in condizioni economiche e geografiche più difficili – ha continuato il Console – il popolo Beninese ha tanto da offrire.

E noi abbiamo anche una sorta di dovere morale nei suoi confronti. Anche per le pesanti ingerenze che hanno dovuto sopportare nei secoli scorsi”.

L’Associazione S.O.F.I.A. Onlus certamente non si tira indietro quando si tratta di mettersi in gioco per i  “ bambini  tutti ”, di  qualunque paese,

diversi solo per etnia, religione, cultura.

Il futuro del mondo e nelle mani dei bambini non in termini ideali né in termini etici ma in termini concreti : senza bambini non vi sarà più futuro.

Tra le sfide che il mondo deve affrontare, che è la più importante,  è combattere la mortalità infantile. Ogni giorno nel mondo muoiono 22.000

bambini sotto i 5 anni per cause facilmente prevenibili,muoiono per malattie che si possono curare, muoiono perché malnutriti.

Per raggiungere l’ambizioso obiettivo di azzerare la mortalità infantile occorre portare  interventi salvavita nelle zone più povere del mondo,

laddove le condizioni economiche, sociali e igieniche sono drammatiche.

Con tale protocollo,ha sostenuto la Sig. ra Sofia Bianco, Presidente dell’ Associazione S.O.F.I.A. Onlus,vogliamo sostenere dei

progetti a favore del Benin, in modo da regalare  un sorriso e offrire un’adeguata educazione scolastica ai giovani studenti

dell’ Africa, rendendo possibile la creazione  di spazi educativi e di lavoro al fine di garantire un sensibile,  ma significativo,

miglioramento dello standard di vita.

Con questa bellissima iniziativa sociale e di interesse collettivo l’Associazione  S.O.F.I.A. Onlus,come ha già fatto in passato,si propone

di tendere una mano al di là degli orizzonti prodigandosi nell’assistenza e di far fronte alle necessità di tanti bisognosi  in ragione delle loro

condizioni socio-economiche.

Ha partecipato all’incontro anche il Sindaco del Comune di Avrankou-Benin, Nounagnon Georges, in visita al Consolato.

Tra i testimoni dell’evento, il prof Gennaro Iasevoli,membro dell’ Osservatorio per il disagio ed i diritti dell’ Infanzia e l’ adolescenza

dell’ Associazione “S.O.F.I.A.” Onlus, ha illustrato, con un discorso in lingua francese,le implicazioni psicologiche, sociologiche e scientifiche

di questo partenariato.

In effetti è doveroso precisare che la stipula del suddetto protocollo d’intesa è solo l’ultimo atto del Consolato di Napoli, “una città che non

ha mai mostrato indifferenza verso la Repubblica africana”, hanno sottolineato sia il Console che il Sindaco di Avrankou.

Ad esempio lo scorso 22 ottobre è stato presentato, sempre presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare il progetto della “Ecole des Anges”,

ovvero “la scuola degli angeli”. Quest’ultima realizzata anche grazie all’impegno dell’Ambasciata beninese a Roma, del Banco di Napoli e

di altre associazioni umanitarie.

La costruzione della “scuola degli angeli” a Karimama, la realizzazione del pozzo e infine questo protocollo di intesa, sono tutte opere che

hanno una matrice e una “ratio”comune, ovvero provvedere non solo al supporto umanitario, ma contribuire alla crescita integrale di un popolo

fiero e cortese. “Solo dando istruzione, salute e istaurando un dialogo tra culture diverse un popolo può svilupparsi virtuosamente.

E questo vale sia per il Bénin che per noi napoletani, italiani e occidentali.”, ha concluso il  Console Gambardella.