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S.O.F.I.A. Onlus: 58 colli di materiale vario pronti a partire per il Libano

S.O.F.I.A. Onlus: 58 colli di materiale vario pronti a partire per il Libano

Cinquantasei colli contenenti giocattoli, materiale scolastico e di cancelleria insieme ad altri due colli con giochi da tavolo di vario tipo, sono pronti a partire per il Libano grazie all’ennesima missione umanitaria  della S.O.F.I.A. Onlus.

L’ Associazione  è impegnata da mesi nella raccolta di beni di prima necessità procurando anche farmaci e para-farmaci, vestitini, scarpine, arredo per la zona franca (tappeto, divani , tavolino,tende ed accessori vari), da donare ai bimbi meno fortunati.

Questa volta si è pensato anche ai militari in missione, per impegnare il loro pochissimo tempo libero saranno infatti spediti mazzi di carte napoletane e francesi insieme a giochi come la Dama, Uno, il Domino e Mercante in Fiera.

“L’Associazione S.O.F.I.A. Onlus – si legge in una nota – intende soprattutto promuovere l’aiuto del prossimo,sia a pochi metri da casa che in un paese geograficamente lontano dal nostro”.

Questa volta però, sia il presidente Sofia Bianco che il vicepresidente Pasquale Raimo (in foto) accompagneranno personalmente i mezzi della solidarietà fino a Shama, in Libano, dove ad accoglierli ci sarà il generale Luciano Portolano, comandante della missione Unifil impegnato in questi giorni nell’intensificazione delle misure di sicurezza dopo gli scontri tra l’esercito israeliano e le milizie di Hezbollah e a causa della minaccia che l’Isis rappresenta nel Medio Oriente.

Il settore ovest è  di competenza italiana, ora a guida Brigata Pinerolo, che insieme alle forze armate libanesi è tenuta al pattugliamento della Blue Line.

Il generale Portolano tiene particolarmente a mantenere un rapporto sereno con la popolazione locale “il contatto diretto con gli abitanti mi consente di monitorare la situazione, stringere e consolidare i rapporti con le autorità locali e la popolazione, il cui supporto e consenso sono fondamentali per il successo della missione” ha spiegato il comandante della missione Onu all’AdnKronos.

Ma il Libano si trova anche a dover affrontare un’altra emergenza: la questione dei profughi siriani che nell’area di responsabilità di Unifil sono quasi 50.000 su un totale di circa 600.000 abitanti. Eppure, secondo  quanto il generale Portolano ha riferito alla nota agenzia di stampa, “nonostante quanto è successo in questi giorni, in questa zona del Libano si sta vivendo un periodo di relativa stabilità cosí come non lo si era vissuto da oltre trent’anni. In termini di sicurezza, la situazione, ancorché fluida, sta tornando alla normalità”.