Nuova povertà: usura – Nuova opportunità: microcredito
Nella splendida Kermesse di Piazza Duomo, presso la Sala dei Medaglioni della Curia di Nola, si è svolto il Convegno, promosso dalla Caritas Diocesana di Nola ed organizzato in collaborazione con la S. O. F. I. A. Onlus, la quale è sempre vicina alle tematiche sociali, forte dei Suoi valori fondanti quali la fraternità, la gratuità, la solidarietà, la prossimità verso chi è solo, chi non ha voce , chi non ha lavoro né speranza nel futuro.
Ad introdurre i lavori Valeria Chianese, giornalista di Avvenire la quale, dopo aver espresso il suo affetto per la Chiesa di Nola, prosegue con la presentazione degli ospiti introducendo le varie personalità presenti all’evento: Mons. Andrea La Regina, responsabile microcredito Caritas Italiana; Ciro Pizzo, sociologo, docente e ricercatore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli; Giovanni Conzo, magistrato D.I.A di Napoli; Sua Ecc. Beniamino De Palma, Arcivescovo, Vescovo di Nola,Pasquale Raimo, rappresentante delle Forze dell’ Ordine e Segretario Generale dell’ Associazione S.O.F.I.A. Onlus (Sostegno Operativo famiglie Italiane Assistite),nonché delegato provinciale dei Cattolici in Movimento;Dott.ssa Loredana Meo,sociologa, referente dell’ Osservatorio della Caritas Diocesana ,nonché Giuseppe Ambrosio referente forum Assiciazioni Anti-usura.
La responsabile dell’ Osservatorio Caritas Dott.ssa Loredana Meo, passa ad una rapida esposizione di come la stessa Caritas si adopera attraverso servizi offerti ai cittadini rispetto alla problematica dell’usura. Già da qualche anno, in forma sperimentale, adotta con i suoi volontari un sistema di valutazione quantitativa e
Ciro Pizzo nella sua esposizione mette in evidenza come l’attuale crisi economica giochi un ruolo fondamentale nel nuovo scenario dell’usura. Mentre il mercato lavorativo sembra non offrire grandi possibilità, la famiglia è l’unica istanza che risponde, la stessa, deve farsi maggior carico per questi aggravamenti familiari. Questo induce spesso le persone a ricorrere a prestiti non legali, aprendo un nuovo mercato dell’usura che fino a qualche anno fa riguardava solo il mondo del commercio e della piccola imprenditoria. Invita il cittadino ad una maggiore riflessione sui modelli di vita sottolineando che mentre si parla di crisi, nessuno rinuncia ad uno status sociale spesso al di sopra delle proprie possibilità, dunque , è importante tornare a ragionare sulla gerarchia dei bisogni.
Il Procuratore Giovanni Conzo apre il suo intervento citando una frase di Papa Francesco: “Il denaro è uno strumento, non un fine”. Questo non vale per mafia e camorra che ritengono il denaro forse l’unico fine. Cita alcuni nomi di clan camorristici della zona nolana che hanno costruito la loro forza con l’usura e spiega anche che spesso l’usuraio diventa egli stesso vittima di queste associazioni malavitose in quanto costretti ad investire soldi con le piccole imprese a favore di “altri”. Cita, inoltre, l’esperienza di una donna che trovato il coraggio di denunciare i propri usurai, ha permesso il loro arresto riacquistando, così, la propria dignità e libertà
Mons. Andrea La Regina parla della responsabilità delle istituzioni e della poca attenzione degli organi sociali preposti alle esigenze dei cittadini. Certe situazioni, dice il mons. nascono dalla poca collaborazione e attenzione dei datori di lavoro che hanno per i loro dipendenti e dalle difficoltà che le banche trovano nell’aiutare chi ha bisogno. La Chiesa è chiamata ad operare in modo deciso, attenendosi a quello che è il pensiero espresso dal Papa: “La Chiesa è un ospedale da campo in un campo di battaglia”.
Prima della chiusura dei lavori da parte del Vescovo Mons. Beniamino Depalma, si ha la testimonianza di Pasquale Raimo, rappresentante delle Forze dell’ Ordine nonché dell’ Associazione S.O.F.I.A. Onlus il quale, dopo aver espresso parole di apprezzamento per l’ iniziativa, espone il suo pensiero in merito all’argomento, con un percorso di riflessione che lo vede coinvolto da tempo, sia in qualità di rappresentante delle forze dell’ Ordine che di Volontariato . Egli, infatti, ha costituito un’Associazione per il sociale denominata S.O.F.I.A. Onlus ( Sostegno Operativo Famiglie Italiane Assistite ) molto attiva sul territorio i cui valori fondanti sono la fraternità, la gratuità, la solidarietà e la prossimità verso chi è solo, chi non ha voce, chi non ha lavoro, chi non ha speranza nel futuro. Occorre “ creare una rete di solidarietà”,prosegue il Raimo creando condivisioni e partecipazioni con organi e persone coese alla sua Filosofia di Vita, che rimane sempre rivolta alla ricerca dell’etica del Bene Comune. Bisogna , nel contempo, fare attenzione al “ Protagonismo e l’ Ego”, limiti umani di conoscenza e coscienza, i quali non consentono spesso, per non dire sempre,di lavorare per il supremo Bene Comune. In conclusione del suo breve intervento il Raimo fa riferimento ad Erich Fromm affermando che bisogna essere Uomini Illuminati nell’ Umiltà d’Essere e non dell’ Avere in modo che sappiamo finalmente camminare nella difficile e vera strada della solidarietà.
Mentre il referente del forum Associazioni Anti-usura, Giuseppe Ambrosio,ha detto che occorre il denunciare e portare a galla i casi di usura che si presentano alla vita in quanto sconvolgono le famiglie, Sua Ecc. Beniamino De Palma esordendo con una frase: “Il denaro ottimo servitore, pessimo padrone”. L’usura è stata sempre presente, oggi il problema è enorme, vista la situazione , è un delitto sociale: bisogna rinascere insieme, Chiesa, istituzioni e cittadino per recuperare la dignità umana, in quanto è l’uomo stesso padrone del tempo. Aggiunge che bisogna combattere l’usura con il Microcredito, dare risposte alle persone specie ai poveri. Il lavoro più forte da portare avanti è la formazione delle coscienze. Compito della Chiesa è di trovare una nuova forza nell’etica, nella dignità dell’uomo, denunciare le forme disumane come il racket, usura etc. le quali non sono degne dell’uomo. Il consumismo ci ha distrutto, tolto la speranza e resi schiavi del bisogno. Bisogna rinunciare a certi stili di vita, seguire la sobrietà e non vendere la libertà a nessuno. Conclude con una frase di Sant’Agostino: “Bisogna combattere la paura, tutto è possibile”.