Messaggio del Cardinale Sepe – 24.12.2010
Cari Amici dell’Associazione S.O.F.I.A., gentile Presidente dott.ssa Bianco,
tutti Voi che siete presenti nella Galleria Umberto a testimoniare condivisione, solidarietà, amore;
Carissimi Bambini,
oggi vorrei tanto stare lì con voi a vivere, insieme, emozioni e gioia di una mattinata di festa, che è particolare e importante, perché il Natale è la festa della Vita ed è la festa dei bambini, i quali sono non tanto i destinatari ma i veri protagonisti del Natale, un evento che ha sconvolto il corso e la storia dell’umanità.
Si tratta di un fatto bellissimo che ci appare lontano nel tempo, perché avvenuto duemila anni fa, ma da noi cristiani e in quasi tutte le parti del mondo esso viene rivissuto e rinnovato ogni anno, per confermarne il suo valore immenso e impareggiabile, nonché l’attualità perenne per l’intrinseco messaggio, che è messaggio di amore, messaggio di speranza, messaggio di Vita nuova, ma anche messaggio di riscatto.
Riflettiamo sulla semplicità della Natività, sulla profonda umanità che traspare ed anche sulla grandezza dell’insegnamento che ci viene proposto, esempio sommo di umiltà e di bontà: il Figlio di Dio si fa uomo per salvare gli altri uomini.
Questo enorme mistero ci dice che non importa come e dove si nasce; non è determinante come appariamo e come siamo fatti. E’ piuttosto significativo quello che riusciamo a fare e quello che sappiamo donare agli altri.
Cristo è venuto sulla terra ed è nato in una stalla, ma poi ha ammaestrato le genti, ha contestato i potenti, ha ridato fiducia ai poveri e ai deboli, ha fatto miracoli, ha convertito i peccatori, ha predicato la giustizia, si è fatto anche processare e condannare, ma alla fine ha vinto sulla morte e sul mondo che lo aveva tradito e rinnegato. Ed è risorto, tornando al Padre suo nei cieli.
Da qui il senso vero della vita e del nostro essere cristiani: non importa apparire, ma è importante essere, ossia dimostrare quanto si sa fare e soprattutto quanto si sa dare agli altri.
Cari bambini e cari amici, vi ho voluto manifestare questi sentimenti perché ad essi dobbiamo ispirare il nostro vivere, per essere degni seguaci di Cristo e cogliere il senso vero e pieno della vita, il cui valore viene misurato dalla qualità del vivere e dall’intensità dell’amore con il quale ci rapportiamo agli altri.
Ed è proprio questo l’augurio che voglio fare a tutti: rispettiamo la vita per come ci è stata data e amiamo i nostri fratelli come Cristo ha amato l’umanità.
Buon Natale! A voi bambini una carezza, a tutti l’abbraccio del Vescovo.
A’ Maronna v’accumpagna!
Crescenzio Card. Sepe