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La S.O.F.I.A. in Curia per i tradizionali scambi di Auguri Natali

La S.O.F.I.A. in Curia per i tradizionali scambi di Auguri Natali

Il Santo Natale è ormai vicino e spinge anche la grande famiglia della Chiesa Napoletana a ritrovarsi insieme alle Associazioni Laicali della propria diocesi per compiere il bel gesto dello scambio degli auguri, che contengono l’auspicio reciproco di vivere con gioia e vero frutto spirituale la festa di Dio che si è fatto carne. È sempre un momento particolarmente intenso quello che viviamo oggi ha detto il cardinale Crescenzio Sepe : “ Per me questa è l’occasione non solo per porgervi il mio personale augurio, ma anche per esprimere a ciascuno di voi il ringraziamento mio e della Chiesa di Napoli per il vostro generoso servizio; vi prego di trasmetterlo anche a tutti i collaboratori della nostra grande famiglia. Infine, vorrei ringraziare di cuore tutti voi per il sostegno nel portare avanti la missione che il Signore ci ha affidato come testimoni della sua vernità, e auguro a tutti voi la gioia che Dio, nell’incarnazione del suo Figlio, ha voluto donarci. Buon Natale a tutti voi! Grazie.

Al termine del Suo discorso ha citato la ormai nota invocazione “A Maronna v’accumpagna”, Sofia Presidente dell’ Associazione S.O.F.I.A. Onlus, ha regalato al Cardinale una confezione di carte da gioco della Sofia sulla quale è stata fatta incidere la frase di Madre Teresa di Calcutta: “La tua vita non è un gioco..ma è in gioco la tua vita!” che stanno facendo il giro dei tavoli da gioco per combattere il gioco d’ azzardo patologico. Si, perché l’idea è stata quella di fare incidere la scritta proprio sulle carte da gioco: dalla confezione, e sul retro delle singole carte, in tal modo il giocatore, che di certo saprà leggere, non potrà fare a meno di non notare quella scritta, che lo sta in qualche modo mettendo in guardia. Proprio come la scritta posta sui pacchetti delle sigarette: non è un divieto ma un avviso. E’ stato questo l’intento di Sofia Bianco, autrice delle carte “della Sofia”, nonché presidente dell’associazione Onlus S.O.F.I.A. (Sostegno operativo famiglie italiane assistite).

Con le carte, dunque, per combattere il vizio del gioco, quello d’azzardo patologico, che ammalia il giocatore con un desiderio compulsivo a giocare fino a scommettere quello che neanche pensava di possedere. Il gioco che ti tiene incollato al tavolo a puntare tutto, anche la propria vita: “Il gioco delle carte napoletane rientra nella nostra tradizione – dice la presidente Bianco – è un momento di godimento se non viene portato all’estremo, se non diventa un’azione che travolge facendone perdere il controllo: insomma, se non diventa una patologia, appunto, che va fermata e curata come tutte le malattie”. Nel ricevere il dono il Cardinale ha condiviso il progetto confermando che con questo messaggio, vero e significativo, la S.O.F.I.A. si è già adoperata ad accompagnare con razionalità e strategia vincente il gioco responsabile”.

Dai tavoli di discussione alle azioni concrete e preventive l’ Associazione S.O.F.I.A. ha in tal modo elaborato un “vaccino divertente – ha ribadito il cardinale Sepe – capace di trasmettere vita, luce ed energia positiva all’universo del gioco”. La citazione di Madre Teresa di Calcutta, in teoria, dovrebbe funzionare da deterrente nel momento del gioco dove si ritiene di poter rischiare e nel momento che si pensa di potersi mettere in gioco, deve aiutare a comprendere l’importanza di tale esperienza: a fermarsi e riflettere.

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