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CONVEGNO:Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Cercola

CONVEGNO:Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Cercola

Giovedì, 31 Ottobre, presso l’ Associazione Nazionale Combattenti e Reduci  di Cercola, si è svolto il Convegno sul tema:  

“Cercola città”  Nipoti  e  Nonni ,  Passato e  Futuro.

 

Il Convegno, promosso dal Presidente dell’ Associazione,  Avv. Mario Di Tuoro, ha affrontato la tematica di “ Cercola Città “ al fine di onorare le figure di valore notevole, nate o vissute a Cercola. Tra le più note vi sono quelle del filosofo e giurista italiano Gaetano Filangieri e del Vicebrigadiere della Polizia di Stato Antonio Custra, originario del piccolo centro vesuviano, che fu barbaramente assassinato, a soli 25 anni, mentre prestava servizio durante una manifestazione indetta da militanti di estrema sinistra a Milano.

Infatti, in data  16 ottobre u.s, alla presenza delle autorità civili e scolastiche cercolesi, la comunità locale ha voluto commemorare l’eroica figura di questo giovane poliziotto con l’installazione di un busto a lui dedicato, realizzato dalla scultrice Mimma De Falco, nell’atrio della scuola media dell’Istituto Comprensivo che porta il suo nome”.

All’apertura dei lavori, cui non ha partecipato il Sindaco di Cercola Avv. Vincenzo Fiengo, in quanto impegnato, a suo dire, a seguito di improvvisi ed inderogabili impegni istituzionali, lo stesso Avv. Di Tuoro, ha ribadito il concetto secondo cui bisogna partire con una nuova cultura dell’anziano, attraverso le parrocchie e in sinergia d’intenti con uomini e donne, professionisti e non, impegnati in un cammino di crescita con e per l’anziano.

Nel definire che la politica odierna è quella di Aristotele, fatta di incarichi e molto burocrata, lo stesso Avv. Di Tuoro ha denotato l’ indifferenza  nel sensibilizzare l’intera opinione pubblica sui problemi che investono la nostra collettività, la quale vive nell’individualismo e nell’indifferenza collettiva.   

Relatori di grande spessore, quali  il Prof. Antonio Turco, Presidente della Fondazione Ibsen ed il Prof. Gennaro Iasevoli, psicologo, membro Unità di Crisi Protezione civile -settore psicologia, sociologia, pedagogia, antropologia – CAMPANIA – , invitati ad intervenire, hanno rimarcato il concetto secondo cui l’anziano non deve essere visto solo quale soggetto ammalato e bisognoso di cure strettamente mediche, bensì uomo comincia o già vive la sua terza età, che non deve essere identificata con la vecchiaia ultima tappa della vita, ma come fase dell’esistenza in cui vi siano ancora molte aspettative, molte risposte ed insegnamenti da dare e ricevere.

Occorre rivedere il concetto di vecchiaia, non considerandola più il tempo della perdita, del bisogno e dell’emarginazione, ma uno stadio della vita che richiede un assestamento su nuovi equilibri; perchè l’anziano rappresenta una risorsa del territorio e della società.

E’ importante quindi rivolgersi direttamente agli anziani, ai loro familiari e a coloro che li assistono, al fine di inviare un messaggio di vera condivisione dei problemi e dei bisogni che quotidianamente si presentano a questa fascia di età fragile e complessa, ma nel contempo, dignitosa e ricca!

Il Prof. Gennaro Iasevoli  ha affermato che gli anziani, con il loro vissuto, la loro esperienza sono e devono ancora più diventare risorsa per la comunità tutta, quindi non più lo stereotipo del vecchio saggio improduttivo, bensì un uomo, sì vecchio, ma ricco di potenzialità alla ricerca del benessere.
Particolarmente gratificante è stata la presenza del Presidente dell’ Associazione S.O.F.I.A. Onlus,  Sofia Bianco, la quale, invitata ad intervenire, ha formulato il concetto secondo cui essere anziani è certamente una condizione anagrafica, ma spesso è una condizione mentale e dello spirito, così come è la giovinezza !

Nell’attuale contesto sociale, tutto proteso a valorizzare la prestanza fisica ed economica, a nessuno piace essere definito anziano “ di età avanzata”, anche se da tempo ha  superato i settanta anni.
Ma l’anzianità,come ogni stagione della vita, è densa di opportunità e di limiti e chiede di essere vista e vissuta in pienezza, sia singolarmente che comunitariamente.
La nostra società non può fare a meno della saggezza degli adulti, soprattutto nel ruolo di genitori,insegnanti ed educatori.
L’educazione è la sfida ed il compito più urgente a cui tutti siamo chiamati !
Ci piace sottolineare il contributo di quei nonni che, con spirito di abnegazione, si affiancano alle nuove generazioni educandole alla sapienza e aiutandole a discernere,alla luce della loro esperienza,ciò che conta davvero.
Per questo penso con riconoscenza alle tante famiglie che accudiscono nelle loro case i familiari anziani.

L’incoraggiamento venuto dalla voce del Volontariato è stato esemplare e lodevole, per effetto dei primi risultati intravisti con lo sportello di ascolto della S.O.F.I.A. che si interfaccia con Professionisti disposti ad offrire gratuitamente il contributo clinico.

Le risposte, hanno invogliato tutti a collaborare, senza ritirarsi nel dubbio sterile, e sono servite a dissipare gli eterni timori paventati come sempre dai più scettici.

I lavori sono stati conclusi con le relazioni tecniche degli specialisti che hanno condiviso l’iniziativa dell’Associazione SOFIA.

Intanto un nuovo appuntamento è stato lanciato per la prossima riunione da tenersi a breve, per predisporre una manifestazione a favore dei bambini, visto l’approssimarsi delle prossime festività.    

LA PRESIDENTE

Sofia Bianco

http://www.associazionesofia.org