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BIANCO E RAIMO (SOFIA ONLUS): LA SOLIDARIETÀ NON VA MAI IN VACANZA

BIANCO E RAIMO (SOFIA ONLUS): LA SOLIDARIETÀ NON VA MAI IN VACANZA

“In Campania è sempre più evidente un forte malessere sociale, al quale è necessario far fronte con progetti rivolti a chi non ha lavoro ed ai minori che intendano avere un futuro”. Sofia Bianco e Pasquale Raimo, sono una normale coppia di coniugi che ha scelto di dare priorità agli ultimi della società, attraverso l’opera dell’associazione “Sofia Onlus”.

Una scelta non facile con una famiglia da portare avanti. Li abbiamo incontrati nel giorno della Festa della Repubblica. Un po’ per la loro vicinanza alle forze dell’ordine (Pasquale è uno stimato sottufficiale della Polizia di Stato), un po’ perché tra i doveri inderogabili della Repubblica vi è l’abolizione di tutti quegli ostacoli che impediscono, di fatto, la piena uguaglianza tra i cittadini…

L’associazione Sofia è ormai una realtà consolidata nel panorama sociale campano: è stato difficile arrivare a questo traguardo?

“Per noi il traguardo da raggiungere è ancora lontano. Sappiamo che c’è ancora molto da fare perché la nostra quotidianità è divisa tra impegni lavorativi ed attività sociali che includono l’ascolto delle persone in difficoltà ed in generale delle famiglie. E non vogliamo sottrarci, anche se a volte stanchi e fisicamente provati, a dare la speranza a chi ne ha necessità”.

Quali i bisogni più pressanti ai quali dovete far fronte?

“In Campania è sempre più evidente un forte malessere sociale, al quale è necessario far fronte con progetti rivolti a chi non ha lavoro ed ai minori che intendano avere un futuro. E per queste attività ricorriamo sempre a fondi esclusivi della nostra associazione ed alla collaborazione di imprenditori responsabili e solidali”.

Una delle vostre priorità, insieme alla solidarietà, è l’educazione alla legalità. Come riuscite a trattare argomenti anche delicati, come ad esempio, la ludopatia, in maniera “leggera”…

“La ludopatia ed in genere l’inclusione sociale e la lotta alle dipendenze, di qualsiasi natura, è un aspetto della nostra attività che affrontiamo sempre col sorriso. La nostra “arma” è la gioia di aiutare a risolvere problemi complessi con la semplicità e con l’entusiasmo”.

Avete progetti per l’estate?

“Abbiamo trascorso un anno davvero avvincente partecipando come unica associazione onlus, in partnership con l’Esercito Italiano, alla recente missione umanitaria in Libano e facendo conoscere da vicino alle scuole del nostro territorio la realtà delle Forze Armate. Inoltre abbiamo creato un “ponte sociale” con le strutture religiose ed i bambini di Napoli e con il Consolato del Benin per costruire un pozzo per raccogliere l’acqua e fatto cantare, per la prima volta, la nostra amica Ida Rendano nel carcere femminile di Pozzuoli. Ed ora che l’estate è in arrivo, ci attiveremo per rendere più gradevole la stagione a giovani e ad anziani che hanno difficoltà”.

Dove vuole arrivare l’associazione Sofia?

“Crediamo che la risposta migliore sia di arrivare sempre di più vicino alle persone, avendo la consapevolezza di andare a letto a fine giornata ripensando al sorriso  ricevuto da un bambino disabile o di una mamma che ti stringe la mano ringraziandoti per averla ascoltata”.