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34° Giornata Nazionale per la Vita

34° Giornata Nazionale per la Vita

Corpi freddi ma cuori caldissimi, roventi, desiderosi di scendere in Piazza e manifestare l’amore che si nutre per l’esistenza umana, nonostante un evento irreparabile abbia sconvolto le loro giornata: è questo lo spirito dei “fedelissimi” dell’ Associazione S.O.F.I.A., i quali si sono presentati il 5 Febbraio a Napoli per celebrare la Vita, intesa come dono di Dio, della quale bisogna godere attimo dopo attimo, nutrendo speranza e amore per ogni azione che viene compiuta.

L’evento, intitolato “34° Giornata Nazionale per la Vita” – “Giovani aperti alla Vita”, organizzato da Cardinale Crescenzo Sepe, è iniziato alle ore 9.00 in Piazza Dante con numerose animazioni e palloncini, in un pacifico e gioioso scenario avente come platea un variegato pubblico costituito da giovani e da “diversamente giovani”, da Associazioni, Movimenti e quant’altro.

Dopo la visita del Cardinale all’Ospedale Incurabili di Napoli è iniziato un corteo colmo di striscioni e palloncini, il quale è partito da Piazza Dante ed è giunto a Piazza del Plebiscito, dove, ad accoglierlo sono stati gli stand delle relative Associazioni e Movimenti vari

La sfilata dei membri dell’ Associazione S.O.F.I.A., partiva con uno striscione dal titolo “Alessandro anche se non ci sei più… Alla giornata della vita ci sei anche tu” dedicato al giovane Alessandro Raimo, poliziotto 23enne deceduto a causa di un incidente stradale.    .

Una volta riuniti i soci presso i loro padiglioni a Piazza del Plebiscito, in cui era stato allestito un palco – come Piazza Dante – sul quale sono stati realizzati numerosi canti, il Cardinale si è recato in prossimità di ognuno di questi stand,e arrivato dinanzi a  quello dell’ Associazione S.O.F.I.A, ha ricevuto in dono una targa.

Successivamente è cominciata la celebrazione della S.S. Messa presso la Basilica di S. Francesco di Paola, la quale è iniziata con canti celestiali eseguiti da giovanissime voci; la Basilica era colma, pronta ad ascoltare tutto ciò che veniva proferito del Cardinale e degli altri Sacerdoti, in una giornata assolutamente importante, in cui si celebra il dono della Vita, argomento spesso trascurato a causa dell’urgenza che rivestono alcune tematiche, quali “emergenza lavoro” o “tragedie”, delineando dunque uno sfondo sociale non molto sorridente in cui parole come “crisi” e “difficoltà” vengono costante mente menzionate.

In particolare durante l’ Omelia il Cardinale ha ribadito il concetto secondo cui bisogna infondere speranza a tutti coloro che non credono più nella bellezza della vita, nello splendore delle proprie giornate; in particolare Egli si è rivolto agli adulti, intesi come guide nei confronti dei più piccoli: i meno giovani dovranno essere in grado di inculcare e trasmettere l’importanza che la vita stessa assume per un individuo, cogliendone il suo senso, la sua essenza; se c’è un’ulteriore spinta da parte degli adulti, i giovani impareranno a crescere con gioia e amore, un amore puro, genuino, speculare a quello che Cristo infonde nell’ uomo.

Questa giornata è stata assolutamente importante perché, se da un lato ha dato l’opportunità alle Associazioni di Volontariato e ai Movimenti di condividere l’importanza per l’esistenza umana, dall’altro ha offerto a tutti la possibilità di riflettere sull’importanza che per un individuo riveste l’Amore per la Vita.